Interior Design
L’attività di interior design ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nella definizione degli spazi sia pubblici che privati, da quelli residenziali, agli uffici, alle residenze speciali (alberghi, agriturismi, b&b, casa per studenti, case per anziani assistiti), ai luoghi di istruzione e di cura fino ai luoghi per ristoro e divertimento.
L’attività di interior design prevede un’ottimizzazione degli spazi suddividendoli in modo funzionale attraverso muri divisori, mobili e complementi di arredo per creare ambienti confortevoli a misura di chi li fruisce.
Risulta fondamentale nell’interior design, definire i percorsi per poter controllare la densità e la distribuzione dei flussi, creando spazi più o meno dinamici, zone di sosta o di passaggio per vivere uno spazio e fruirlo in tutte le sue parti in modo razionale facendo attenzione alle qualità estetiche e funzionali.
L’interior design racconta i gusti e le consuetudini di chi abita quegli spazi perciò lo Studio Maggiore Architettura con sede a Brescia, si misura e confronta con i bisogni e i desideri del cliente.
Progettare elementi di interior design personalizzati
È importante definire gli elementi di interior design che insieme ai muri divisori contribuiscono a conformare gli ambienti interni rendendoli funzionali e confortevoli.
Il progettista si rapporterà con le aziende italiane produttrici competenti, ricorrendo a forme e materiali adatti ai diversi committenti e al tipo di intervento nel rispetto dei desiderata del cliente. Il fine principale nell’interior design, risulta essere il benessere dell’abitare un luogo.
Lo studio affronta in base a specifiche necessità di interior design la progettazione su misura di mobili, dalla scelta della forma alla determinazione del colore e del materiale acquistando un vero e proprio valore aggiunto che li contraddistingue da altri.
Si realizzano arredi adatti ai singoli ambienti nella loro geometria, forma e materia con caratteristiche di unicità, di coerenza o contrasto voluto.
Si personalizzano i vari ambienti in base al linguaggio stilistico dell’edificio, nonché alle necessità quotidiane ed ergonomiche del cliente fondendo forme, colori e materiali.
Nell’interior design, lo studio dei colori e materiali contribuisce a creare differenti atmosfere e ad alleggerire il materiale sgravandolo dal suo peso effettivo.
Le diverse finiture incrementano il valore degli interni.
Attraverso software specifici è possibile visualizzare tridimensionalmente in anteprima l’interior design progettato, vero e proprio mezzo comunicativo che permette al progettista di dialogare con il committente che riesce in questo modo a prefigurarsi il progetto.
Interior design con una corretta illuminazione
L’illuminazione, naturale e artificiale, rappresenta un altro aspetto importante dell’interior design poiché altera il modo di percepire uno spazio: dirige lo sguardo verso un punto focale, amplia o accorcia le distanze, crea una particolare atmosfera evocando differenti sensazioni talvolta contrastanti (eccitazione, tranquillità, mistero).
L’illuminazione insieme all’interior design con i suoi giochi di luci e ombre contribuisce a riempire o alleggerire uno spazio mettendolo in costante tensione, accentuando o offuscando gli oggetti che colpisce, attenuando o enfatizzando le finiture, indicando percorsi preferenziali.
È fondamentale scegliere il tipo di punto luce (a parete, a soffitto, a pavimento, da tavolo) e il tipo di illuminazione (luce più o meno intensa, diffusa, concentrata, proveniente dall’alto, dal basso ecc) più adatto alle varie attività svolte in un interior.
Parlando in termini di risparmio energetico si cerca di ottimizzare l’illuminazione pur garantendo elevati livelli di confort.
Intervista all’architetto Flavio Maggiore sul tema dell’interior design
Cosa è l’interior design?
È un’arte che riguarda la progettazione di spazi interni, dalla loro distribuzione all’impianto elettrico e illuminotecnico, fino allo studio di finiture di pareti e pavimenti, progettazione di arredi e complementi. Il professionista nell’interior design plasma i luoghi sulla base delle esigenze per creare ambienti interni a misura di chi li abiterà, perché siano piacevoli, confortevoli e funzionali all’utilizzo specifico per cui sono predisposti.
Quindi un architetto di interni non si occupa solo della scelta dell’arredo e della sua collocazione nello spazio e delle geometrie nel quale è inserito?
Assolutamente no! Progetta gli spazi interni mettendo in relazione vari temi: dallo studio dei percorsi e zone dello stare se ne ricava un distributivo efficiente e funzionale ottenuto anche per mezzo di arredi. Nell’interior design si scelgono i punti luce e la loro distribuzione in base alle funzioni collocate e alle atmosfere che si vogliono creare.
Allora la progettazione dell’arredo è solo una delle tante fasi dell’interior design. In cosa consiste?
Il progetto di arredo prevede innanzitutto un dialogo con il fruitore dell’ambiente per comprenderne abitudini, aspettative, gusti e necessità. Dopo questa prima fase imprescindibile dell’interior design si tende a personalizzare gli spazi in relazione al cliente, al contesto in cui si inserisce lo spazio da arredare e alla storia dello stesso nel caso di un edificio esistente.
L’interior designer sceglie arredi delle migliori aziende italiane, progetta arredi su misura mescolando stili diversi facendoli convivere in modo armonico per raggiungere un’elevata qualità dello spazio, qualità che influenza il benessere delle persone che lo vivranno.
Di cosa si occupa un professionista di interior design?
Il professionista di interior design si occupa prima di tutto delle persone che abiteranno quello spazio interno. Dovrà conoscere dapprima il suo interlocutore prima di progettare. Uno spazio può essere bellissimo ma risultare asettico per il futuro fruitore se non rispetta i suoi desiderata.
È quindi importante nella fase iniziale dell’interior design il dialogo con lo stesso. Il progettista si occupa dello studio distributivo degli spazi interni, dei rivestimenti di pareti e pavimenti, degli arredi scelti tra le migliori aziende italiane o di design o progettati su misura, del loro aspetto materico e coloristico e infine dello studio illuminotecnico sempre volto ad un minor consumo energetico.
È importante il dialogo con il committente?
Sì, è importante creare spazi che rispecchino i bisogni e desideri del fruitore degli stessi. Capacità di ascolto e interpretazione dei desiderata si devono materializzare in un progetto di interior design e le idee e scenari si sviluppano proprio a partire dai desiderata dei clienti, dai loro modi di vivere. Il professionista deve stabilire budget, un cronoprogramma, il criterio di controllo e di collaudo finale.
Quanto è importante aderire al modello funzionale in caso di attività commerciali o ricettive?
L’architetto deve assolutamente conoscere i bisogni e desideri del proprio cliente, comunicare con lui per progettare spazi che verranno gestiti e che rispondono a un preciso modello di business o all’organizzazione di un organico operativo.
Il fruitore potrà avere un interior design bello e funzionale e condividerne il linguaggio espressivo fin dalle prime fasi progettuali. È fondamentale lavorare insieme al futuro fruitore.
Si può paragonare l’organizzazione di uno spazio interno a quello esterno della città?
In un certo senso sì! Vi sono regole di spazi, di sosta e di percorsi distributivi, di aperture e chiusure, di luce e ombra, di movimento o staticità, di punti focali o di spazi di interesse collettivo o comune e spazi privati.
Quali caratteristiche deve avere un’architettura interna di qualità?
Un progetto di interior design ben riuscito è sicuramente quello che sembra essersi composto da sé, che non appare troppo progettato. È lo spazio pensato con stili diversi che dialogano fra loro in modo coerente; è il risultato di un controllo generale delle varie fasi esecutive con una perfetta sovrapposizione funzionale delle maestranze coinvolte nella realizzazione dell’opera; è l’accostamento sapiente di materiali diversi fatti vibrare all’unisono che genera spazi di qualità.
Cosa è l’atmosfera di un ambiente?
L’atmosfera di un ambiente è creata da vari fattori; tra questi vi è l’aspetto illuminotecnico. La luce che interagisce con la ‘pelle interna’ di un edificio.
I materiali di rivestimento di tutte le superficie orizzontali e verticali, la texture e le cromie sono una cassa di risonanza della luce naturale e artificiale. La luce puntuale o diffusa, tecnica o scenografica, in un progetto di interior design, altera la percezione dei luoghi, crea intimità o condivisione in ambienti con atmosfere diverse.
“L’architettura è di qualità quando un edificio riesce a toccarmi emotivamente. L’atmosfera parla alla nostra percezione emotiva” (Peter Zumthor).
Ripetitività. È possibile standardizzare i criteri progettuali di interior design?
È l’aspetto riduttivo espresso dalle mode. Ogni progetto di interior design è unico e irrepetibile. L’analisi del contesto mette in evidenza le priorità che formano l’asse portante del razionale di progetto.
Ogni progetto è una sfida, ogni ambiente ha le sue sorprese e peculiarità da considerare: geometrie, materiali, destinazioni, vivibilità, storicità, ecc.
Spazi vuoti qualificati. Sono possibili?
Si! Con un attento studio delle geometrie, dei materiali e l’interazione della luce.
Cosa si intende per tendenza?
Ogni epoca utilizza linguaggi espressivi che determinano stili diversi e sono l’espressione inconscia del gusto comune sollecitato dalle mode e dagli opinion leader. Anche l’inerior design è soggetto a tendeze in relazione all’epoca in cui si contestualizza.
Cosa si intende per moda?
È un fenomeno sociale in cui si adottano prevalentemente alcuni stili piuttosto che altri, è l’imitazione di un modello che appaga il singolo portandolo sulla via che tutti percorrono e risponde al sistema economico attuale basato sui consumi.
Che differenza c’è tra tendenza e moda?
La moda ha una scadenza a breve termine; la tendenza invece caratterizza epoche. ‘La moda passa, lo stile resta’ diceva Coco Chanel.
Quali sono le tendenze relative all’interior design oggi?
Saper miscelare espressioni di linguaggi diversi a loro volta espressione della società attuale, complessa, variegata, multietnica, contraddittoria e avida di emozioni.
Seguire la moda o la tendenza?
Nei progetti di interior design, cosi come in quelli archittetonici, l’obiettivo non è seguire la moda ma concepire un progetto in grado di funzionare e durare nel tempo, creare ambienti con una elegante semplicità e storicità.
Cosa si intende per arredamento su misura?
Arredo su misura, è parte integrante del progetto di interior design, dallo studio della forma e geometria all’aspetto materico-cromatico, che permette di ottenere interni unici espressione razionale degli imput di progetto. Gli arredi, mobili o fissi, vengono poi prodotti da maestranze qualificate o da aziende che dopo aver ingegnerizzato gli aspetti tecnici ne curano la messa in opera.
Quanto è importante la visualizzazione tridimensionale nell’interior design?
Il render è un vero e proprio mezzo comunicativo per capire nel modo migliore l’idea progettuale di interior design e una volta verificata discuterla con il committente che riesce così a valutare la proposta prefigurandosi lo spazio nelle sue proporzioni, forme e materiali. È utile quindi in fase progettuale e successivamente in fase di condivisione.
Uomo e interior design. Lo spazio influenza il modo di vivere dell’uomo?
Vivere in un ambiente ben progettato, confortevole, in armonico equilibrio è fondamentale soprattutto al giorno d’oggi che siamo bombardati da immagini e si è sempre più distanti dal centro di calma e serenità umano; gli spazi in cui viviamo influenzano nel quotidiano, dall’umore al comportamento, ai pensieri ed emozioni.
Nei progetti di interior design, più attenzione viene dedicata agli spazi che abitiamo maggiore sarà il benessere psicofisico. Per raggiungere questo obiettivo è necessario accostare forme e materiali che dialogando tra loro comunicano equilibrio.
Questo riguarda non soltanto la residenza ma anche e soprattutto spazi commerciali, turistico ricettivi, di svago, ecc, essendo essi stessi spazi finalizzati alla percezione della qualità della vita.
La cura del dettaglio è fondamentale per un architetto di interni?
Si, è ciò che fa la differenza tra un progetto di interior design e un altro e ne aumenta il suo valore nel tempo.
I materiali e le finiture scelte contraddistinguono il buon progetto determinando l’identità architettonica di uno spazio nel suo insieme. Il dettaglio diventa il punto focale che esprime l’attenzione progettuale e la qualità dell’esecuzione.
Qual è il ruolo della luce nell’interior design?
Le luci, naturali e artificiali, interagiscono con lo spazio, lo rendono vivo, lo modellano modificando il modo di percepire un ambiente, evocando differenti sensazioni: mistero, eccitazione, tranquillità. Può indirizzare lo sguardo verso un punto focale plasmando le forme di un ambiente, può indicare percorsi preferenziali o definire zone di sosta.
Una corretta illuminazione rende sicuri i movimenti nei luoghi e valorizza esteticamente gli stessi. La luce, parte integrande di un progetto di interior design, arricchisce l’ambiente, crea scenari in grado di conferire emozionalità e valori aggiunti agli spazi.
Quali sono le variazioni in tema di luce artificiale?
Sicuramente nell’interior design giocano un ruolo importante i materiali e i colori su cui si riflette la luce la cui intensità viene così calibrata. Il tipo di corpo illuminante, a terra, a parete, a sospensione, genera una luce differente che può essere diretta, indiretta, diffusa o mista.
Quale rivoluzione ha portato l’illuminazione LED (light emission Diode)?
In primis un risparmio energetico, buona sostenibilità economica e bassi costi di manutenzione; in secondo luogo una buona sostenibilità ambientale per la mancanza di elementi nocivi al loro interno.
L’illuminazione Led ha un’elevata libertà di espressione che porta ad un abbandono dei vecchi ingombri dei corpi illuminanti. Si tratta di una continua evoluzione caratterizzata da un’illuminazione sempre più differenziata, basti pensare alle strisce Led della Flos che, nascoste all’interno dei profili in alluminio, impediscono una lettura puntuale del corpo luminante.
Nasce quindi l’utilizzo della luce come espressione decorativa dei progetti di interior design.
Consumi. Come ridurli?
Per quanto riguarda il sistema edificio-impianto:
- riscaldamento a pavimento, caldaia a condensazione, geotermia, pompe di calore, ventilazione meccanica controllata.
Per quanto riguarda gli isolamenti:
- isolamento termico interno/esterno a cappotto, serramenti e vetro performanti.
La gestione di quanto sopra può essere controllata da sistemi di domotica che consentono una riduzione dei consumi energetici. Sistemi “smart” di controllo che interagiscono fra loro e l’utente, come i rilevatori di presenza o i sensori crepuscolare che controllano accensione/spegnimento delle luci.
Inoltre vi sono le luci Led che garantiscono un minor consumo di energia, una maggior durata nel tempo e l’utilizzo di materiali non nocivi.
Sono tutti assetti tecnologici che hanno modificato la progettazione degli interni nel rispetto della sostenibilità.
Come vengono gestiti tempi e costi?
La progettazione d’interni tiene conto del budget previsto. Vengono operate delle scelte dei materiali e delle modalità di esecuzione tenendo conto delle priorità individuate in fase di progettazione.
In un progetto di interior design, queste scelte sono strettamente legate e talvolta condizionate dalla localizzazione dell’intervento, dalla logistica, dalla disponibilità di maestranze qualificate sul territorio.
Una corretta previsione in fase progettuale di tutto il processo realizzativo consente una corretta previsione e di un rispetto del cronoprogramma.
Design del verde interno. Qual è la sua importanza?
Le piante, così come i tessuti, insieme a mobili e complementi, sono fondamentali per definire l’atmosfera degli spazi in un progetto di interior design, sia che si tratti di edifici residenziali, commerciali, turistico-ricettivi che direzionali.
La presenza del verde nell’interior design contribuisce a mantenere il contatto con la natura quale fonte di equilibrio anche negli spazi chiusi.Purificano l’aria e agiscono positivamente sull’umore migliorando la qualità della vita.
L’utilizzo di piante antinquinanti, quali Sanseveria trifasciata, Ficus Benjamina, Aloe, Photos, Filodendro, ecc. crea una suggestiva atmosfera che verte a una sostenibilità ambientale.
Quale approccio progettuale hanno in comune spazi con destinazioni diverse?
Gli aspetti funzionali assolti da un edificio variano a secondo della destinazione: commerciale, residenziale, direzionale, alberghiero, ecc.
L’analisi e la conoscenza specifica delle stesse definiscono una fase comune nell’approccio progettuale dell’interior design.
In tutti i casi è fondamentale condividere le scelte progettuali con la committenza soprattutto nel caso in cui la proposta architettonica suggerisca nuove visioni innovative rispetto a modelli consolidati: modi di vivere, appartenenze culturali, modelli di business (ad esempio nel settore alberghiero), modi aggregativi. Gli attori di un buon progetto di interior design sono infatti il committente illuminato e la visione creativa del progettista.
Come progettare un percorso di qualità?
Uno studio razionale dei percorsi consente di controllare e gestire la densità dei flussi stimolando anche nella fase dinamica momenti informativi, emozionali, didattici o di convivialità.
Nell’interior design le geometrie dei percorsi, l’aspetto materico, illuminotecnico, sino al complemento d’arredo diventano l’occasione di una narrazione che porta a spazi più ampi, definiti zone di sosta, espressivi di convivialità e comunicazione.